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Comunicato stampaPubblicato il 22 ottobre 2025

Lingue straniere nella formazione professionale: l’insegnamento obbligatorio per tutte le professioni è inappropriato

Berna, 22.10.2025 — L’insegnamento di una lingua straniera è parte integrante del programma obbligatorio per oltre metà delle persone che oggi intraprendono una formazione professionale di base in Svizzera. Il 22 ottobre 2025 il Consiglio federale ha adottato un rapporto che illustra la situazione attuale e le misure adottate dai partner della formazione. L’insegnamento obbligatorio delle lingue per tutte le professioni non è tuttavia raccomandato.

L’attuale combinazione di offerte obbligatorie e facoltative garantisce alle persone in formazione sufficienti opportunità per acquisire o migliorare le proprie competenze linguistiche, sia attraverso l’insegnamento obbligatorio, la maturità professionale e l’insegnamento bilingue sia attraverso corsi di lingua frequentati su base volontaria. Questo contribuisce a rafforzare le pari opportunità e favorisce un eventuale accesso al livello terziario. Rendere obbligatorio l’insegnamento delle lingue straniere per tutte le professioni comprometterebbe invece l’ormai consolidato approccio bottom-up adottato nella formazione professionale, in base al quale i contenuti formativi sono definiti dalle organizzazioni del mondo del lavoro («oml») e non dallo Stato. Un obbligo comporta inoltre dei rischi: potrebbe andare a scapito della formazione pratica in azienda e pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di politica formativa, in particolare il traguardo del 95 per cento di giovani in possesso di un titolo di formazione di livello secondario II entro i 25 anni.

Progressione costante

Dal 2010 la percentuale di formazioni professionali di base che prevedono l’insegnamento obbligatorio delle lingue straniere è aumentata costantemente, passando dal 14 al 22 per cento. In questa percentuale sono comprese le professioni (tirocini) maggiormente scelte. Se si include la maturità professionale, oltre il 50 per cento delle persone in formazione segue un insegnamento di lingue obbligatorio.

La Confederazione, i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro promuovono da anni l’apprendimento delle lingue nella formazione professionale. I piani di formazione vengono regolarmente rivisti, così come vengono promossi programmi di scambio e di mobilità. Inoltre, in collaborazione con la Scuola universitaria federale per la formazione professionale (SUFFP), è stato esteso l’insegnamento bilingue. La SUFFP, che funge da centro di competenza nazionale, fornisce consulenza alle scuole che intendono introdurre l’insegnamento bilingue, oltre che corsi di formazione su misura, e ha integrato l’insegnamento bilingue nei propri cicli di studio che portano al conseguimento di un diploma. Va menzionato anche l’importante contributo fornito dalle aziende di tirocinio, per esempio con soggiorni linguistici o progetti in altre regioni linguistiche.

Nel marzo 2024 il Consiglio nazionale ha adottato un postulato della consigliera nazionale Martina Munz (23.3694) incaricando il Consiglio federale di esaminare come integrare l’insegnamento di una lingua straniera o di una seconda lingua nazionale nei piani di formazione di tutte le professioni al fine di garantire che le apprendiste e gli apprendisti mantengano le competenze linguistiche acquisite nel livello secondario I e possano accedere a formazioni di livello superiore. Il Consiglio federale è giunto alla conclusione che l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio per tutte le professioni non è né opportuna né nell’interesse dei giovani. Tuttavia, raccomanda alle organizzazioni del mondo del lavoro e ai Cantoni di esaminare l’opportunità di integrare una seconda lingua nazionale e/o una lingua straniera in occasione della revisione delle formazioni di base esistenti o della creazione di nuove formazioni, tenendo conto in particolare dell’importanza delle lingue nazionali per la comprensione reciproca e la coesione del Paese. Esorta altresì a sensibilizzare le persone in formazione sull’ampia offerta di corsi di lingua facoltativi, programmi di scambio e altre opportunità formative e ad agevolarne la fruizione.