Promozione della mobilità internazionale in ambito formativo per gli anni 2018–2020
Berna, 27.04.2017 - Il Consiglio federale propone al Parlamento di approvare, per il periodo 2018–2020, una soluzione svizzera a favore della promozione della mobilità internazionale in ambito formativo e chiede di stanziare i fondi necessari. Il 26 aprile 2017 ha trasmesso al Parlamento il relativo messaggio. Così è possibile realizzare il dichiarato intento politico della Confederazione e dei Cantoni di rafforzare la promozione degli scambi e della mobilità internazionale. La mobilità internazionale dei giovani gode della massima priorità.
Nella politica formativa a lungo termine della Confederazione la promozione della mobilità internazionale durante la formazione e la formazione continua rappresenta un elemento importante. In questo ambito, da oltre vent’anni, la Confederazione fa riferimento principalmente ai programmi europei. I negoziati per l’associazione a Erasmus+ sono stati sospesi nel febbraio del 2014. Una soluzione transitoria approvata dal Consiglio federale assicura quindi fino a fine 2017 la mobilità internazionale degli svizzeri in tutti gli ambiti formativi.
Con questo messaggio il Consiglio federale propone di stanziare un credito complessivo di 114,5 milioni di franchi per una soluzione svizzera che promuova la mobilità internazionale negli anni 2018–2020. Tale soluzione deve permettere di continuare a sostenere le attività principali di mobilità e di cooperazione, già sperimentate, destinate ai gruppi target svizzeri nonché di portarle avanti in maniera compatibile con Erasmus+. Nel contempo, di concerto con gli attori nazionali, il margine d’azione più ampio offerto dalla soluzione svizzera autonoma deve servire a ottimizzare in maniera mirata le modalità di promozione. L’attuazione delle misure di promozione e il supporto allo sviluppo strategico saranno principalmente compito dell’agenzia nazionale Movetia, sostenuta da Confederazione e Cantoni.
Il Consiglio federale esaminerà la questione di un’associazione al programma post Erasmus+ a partire dal 2021 e a tale scopo sta portando avanti i colloqui con la Commissione europea.
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