Migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori

Berna, 16.11.2021 - Su invito del presidente della Confederazione Guy Parmelin, i partner di Confederazione, Cantoni e parti sociali si sono riuniti, il 15 novembre 2021, per l’ottavo incontro nazionale sulla formazione professionale. I partecipanti hanno deciso di adottare misure comuni per rafforzare il profilo delle scuole specializzate superiori a partire dal 2022. Inoltre, i lavori della task force «Prospettive tirocinio» verranno inclusi nelle strutture ordinarie della formazione professionale.

Le scuole specializzate superiori (SSS) sono un elemento chiave della formazione professionale superiore e del sistema formativo svizzero: preparano specialisti e dirigenti per il mondo economico e permettono di conseguire una qualifica di livello terziario anche a chi non ha sostenuto la maturità. Diversi interventi parlamentari e attori chiedono una migliore definizione del loro profilo per raggiungere una maggiore attrattiva e garanzia della qualità. All'inizio del 2021 la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) ha quindi lanciato, su incarico del presidente della Confederazione Guy Parmelin, il progetto «Posizionamento delle scuole specializzate superiori», al fine di riesaminare e rafforzare con misure mirate la collocazione di queste scuole sul piano nazionale e internazionale.

Durante l’incontro nazionale sulla formazione professionale è stato presentato il rapporto intermedio della SEFRI, corredato dalle prese di posizione in merito. Dal rapporto traspaiono la complessità del tema, le sue sfaccettature e le sovrapposizioni esistenti. Lo sviluppo delle SSS e dell’offerta formativa può essere valutato solamente da un punto di vista globale, che consideri l’intero sistema formativo. Dal 2022 si procederà quindi al chiarimento delle principali questioni in collaborazione con i gruppi d’interesse e di concerto con la Conferenza tripartita della formazione professionale (CTFP), e verranno sviluppate misure concrete.

Nel maggio del 2020, allo scopo di arginare le conseguenze della pandemia, il presidente della Confederazione ha istituito la task force «Prospettive tirocinio». Grazie al coordinamento dei vari partner è stato possibile agire in modo efficiente. Per il 2021, il rapporto della task force mostra un mercato dei posti di tirocinio stabile. Nel quadro del programma di promozione «Posti di tirocinio COVID-19», la Confederazione ha inoltre sostenuto circa 90 progetti per stabilizzare il mercato dei posti di tirocinio con un contributo di circa 23 milioni di franchi.

Da quando è iniziata la pandemia, la formazione professionale ha dimostrato di saper resistere alle crisi. Se l’economia continua a migliorare e la situazione pandemica rimane stabile, senza quindi costringere all’adozione di nuove misure, i partecipanti all’incontro nazionale approvano la conclusione del mandato della task force al 15 novembre 2021. Le sue attività, e in particolare l’osservazione del mercato dei posti di tirocinio, verranno riprese dalla CTFP: in questo modo, se necessario, potranno essere adottate nuove misure di stabilizzazione. La Confederazione continua inoltre a promuovere il programma «Posti di tirocinio COVID-19» fino alla fine del mese di marzo 2022.

Durante l’incontro sono stati valutati positivamente anche l’impegno partenariale riguardante il processo di scelta della professione e l’assegnazione dei posti di tirocinio, che prevede la pubblicazione dei posti di tirocinio solo a partire dal mese di agosto dell’anno precedente all’inizio della formazione. L’impegno assunto dai partner e dagli altri attori è un segnale importante per la cooperazione nel campo della formazione professionale.

Per quanto riguarda l’iniziativa «Formazione professionale 2030», i partecipanti all’incontro nazionale hanno preso atto del rapporto sui lavori svolti nel 2021 per il progetto «Ottimizzazione di processi e incentivi nella formazione professionale di base» e deciso i prossimi passi. All’inizio del 2022 la CTFP stabilirà come procedere, fissando delle priorità, in particolare per i progetti concernenti lo sviluppo delle professioni, la procedura di qualificazione e il finanziamento dei corsi interaziendali.

L’incontro nazionale sulla formazione professionale, presieduto dal presidente della Confederazione Guy Parmelin, ha visto la partecipazione di rappresentanti della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), della Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale (CSFP), dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI), dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), dell’Unione sindacale svizzera (USS), di Travail.Suisse e della SEFRI.


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