Finanziamento delle misure transitorie per il pacchetto Orizzonte

Al fine di attenuare in maniera mirata ed efficace gli effetti dello status di Paese terzo non associato ricoperto dalla Svizzera nel pacchetto Orizzonte 2021–2027, per i bandi di concorso 2021, 2022 e 2023 il Consiglio federale ha varato alcune misure transitorie. Per finanziarle saranno utilizzati i fondi stanziati dal Parlamento per il pacchetto Orizzonte alla fine del 2020 i quali, in caso di associazione della Svizzera, verrebbero erogati nella stessa misura ai ricercatori elvetici. Le misure transitorie per il 2021, 2022 e 2023 ammontano a oltre 1,85 miliardi di franchi.

1. Panoramica del finanziamento

A.
Alla fine del 2020, il Parlamento ha stanziato oltre 5 miliardi di franchi come «biglietto d’ingresso» (contributo obbligatorio più le cosiddette misure collaterali e la riserva) della Svizzera al pacchetto Orizzonte. In caso di associazione, la Confederazione verserebbe ogni anno all’UE una parte dei fondi di questo credito d’impegno come anticipo per i bandi che si svolgono nello stesso anno (cfr. lett. A grafico 1). La Commissione Europea finanzierebbe quindi i ricercatori svizzeri i cui progetti sono stati valutati positivamente per l’intera durata progettuale, che è di diversi anni.

B.
Al momento i fondi non vengono versati all’UE bensì utilizzati per finanziare le misure transitorie avviate nel 2021, 2022 e 2023. Le risorse previste dal Consiglio federale per le misure transitorie relative ai bandi del 2021, 2022 e 2023 ammontano a oltre 1,85 miliardi di franchi. Questo importo corrisponde al ritorno finanziario atteso dalla Svizzera in caso di associazione (per maggiori informazioni vedi Capitolo 3). 

Con questi fondi la SEFRI paga direttamente i ricercatori, come farebbe l’UE, per l’intera durata progettuale oppure finanzia misure transitorie presso il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), Innosuisse e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Dal punto di vista del bilancio, il finanziamento della SEFRI è differito rispetto al pagamento annuale del contributo obbligatorio all’UE. Finora la SEFRI ha varato misure transitorie (MT) per i bandi 2021, 2022 e 2023 che continuerà a finanziare almeno fino al 2033 a causa dei tempi di esecuzione dei progetti. Per garantire la trasparenza, nel maggio 2022 il Consiglio federale ha instaurato un nuovo credito a preventivo separato per i fondi delle misure transitorie («Misure transitorie Pacchetto Orizzonte 2021-2027», SEFRI/A231.0435).

General overview of funding

Le misure transitorie sono costituite da due componenti (cfr. lett. B grafico 1):

  • Misure transitorie per le parti del programma accessibili: la SEFRI finanzia direttamente ricercatori e innovatori attivi in Svizzera che partecipano a progetti accessibili. I partecipanti ricevono finanziamenti come se la Svizzera fosse associata, ma dalla SEFRI anziché dall’UE.
  • Misure transitorie per le parti del programma non accessibili: per i bandi non accessibili, la SEFRI finanzia temporaneamente strumenti che vengono implementati da lei stessa, dal FNS, da Innosuisse o dall’ESA, ispirandosi per quanto possibile ai bandi dell’UE. Ne sono un esempio gli «SNSF Starting Grants», sovvenzionati dal FNS come alternativa ai bandi del Consiglio europeo della ricerca (ERC).

C.
Pertanto, i fondi stanziati dal Parlamento per il contributo obbligatorio non vanno persi, ma vengono utilizzati per finanziare eventuali misure transitorie o futuri contributi all’UE (cfr. lett. B e C grafico 1).

Panoramica totale dell'utilizzo dei fondi del contributo obbligatorio

2. Impiego dei fondi

La SEFRI finanzia misure transitorie per il 2021, 2022 e 2023 per un totale di 1,85 miliardi di franchi. Questi fondi vengono erogati in maniera costante a ricercatori e innovatori nonché al FNS, a Innosuisse e all’ESA, come si vede dal grafico sottostante, riferito al 2022. Ulteriori pagamenti seguiranno per tutta la durata progettuale.

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3. Ripartizione dei fondi per le misure transitorie

Per definire le misure transitorie la SEFRI calcola la ripartizione dei fondi in base alla partecipazione prevista dal nostro Paese nelle diverse parti del programma. In questo modo, gli importi delle rispettive misure transitorie riflettono i fondi che sarebbero stati assegnati ai ricercatori e agli attori dell’innovazione in Svizzera in caso di associazione (ritorno finanziario atteso). La ripartizione delle risorse tra le misure transitorie non corrisponde quindi necessariamente alla ripartizione del bilancio dell’UE. Ad esempio, mentre il nostro Paese riesce ad aggiudicarsi facilmente le borse di studio individuali dell’ERC e i sussidi per le start-up del Consiglio europeo dell’innovazione (EIC Accelerator), è leggermente più carente nella partecipazione ai progetti collaborativi. Pertanto, in caso di associazione, la Svizzera riceverebbe proporzionalmente più fondi da questi strumenti rispetto al bilancio dell’UE (cfr. lett. A grafico 3).

A differenza della procedura adottata nel 2014, che prevedeva la ripartizione dei fondi in base al bilancio dell’UE e che risultò in maggiori residui di credito, oggi la SEFRI assegna le risorse in base al ritorno finanziario atteso per la Svizzera. La sezione B del grafico 3 mostra alcuni esempi riferiti alle misure transitorie del 2022.

Distribuzione delle risorse per le misure ransitorie

Mentre per le misure transitorie del 2021 e del 2022 il concetto di ritorno proiettato descritto in precedenza è stato applicato su base annuale, con le misure transitorie del 2023 questo meccanismo cambia a favore di un meccanismo basato sul rispettivo programma di lavoro. Il pacchetto Orizzonte è strutturato in modo tale che i bandi appaiono in due programmi di lavoro biennali (2021/2022, 2023/2024) e in un programma di lavoro triennale (2025/2026/2027). L'attuale programma di lavoro copre gli anni 2023 e 2024. I bilanci svizzeri sono ora concepiti in modo tale che i ricercatori abbiano a disposizione, nel corso del programma di lavoro, una quantità di fondi dello stesso ordine di grandezza come in caso di associazione. Da un lato, questo approccio permette di evitare picchi di spesa e, dall'altro, consente una maggiore flessibilità nella progettazione delle singole misure nell'arco di un programma di lavoro. Va sottolineato che il principio del ritorno proiettato rimane valido, ma è ora distribuito su due o tre anni rispettivamente.

4. Utilizzo dei fondi per le misure transitorie 2021, 2022 e 2023

Ultimo aggiornamento 03.02.2024

Il grafico 4 mostrano l’utilizzo nel 2021, 2022 e 2023 delle risorse già stanziate per i progetti (fondi impegnati) rispetto ai fondi assegnati dal Consiglio federale per le singole misure (fondi disponibili).

Per le parti del programma accessibili (nel grafico 4 in arancione) la SEFRI finanzia direttamente i partner svizzeri (finanziamento diretto per progetti collaborativi). Nel caso delle parti non accessibili (nel grafico 4 in diverse tonalità di blu), il FNS, Innosuisse e l’ESA sono incaricati di attuare misure transitorie, con alcune misure transitorie che restano finanziate direttamente dalla SEFRI. In questo modo gli attori svizzeri della ricerca e dell’innovazione possono contare su uno strumento alternativo particolarmente adatto alle loro esigenze, che prevede il potenziamento delle offerte esistenti o la pubblicazione di nuovi bandi di concorso.

Nel caso del finanziamento diretto delle parti accessibili del programma, va notato che le richieste arrivano alla SEFRI con un certo ritardo, poiché possono trascorrere diversi mesi tra il risultato della valutazione e la firma di un accordo di finanziamento tra i partner del progetto e la Commissione europea. Attualmente, la SEFRI ha ricevuto 1500 richieste di finanziamento, che vengono prima approvate e successivamente incluse nel grafico sottostante. Il grafico comprende ora 1222 progetti.

Nel caso delle misure per le parti non accessibili del programma di cui si occupano il FNS, Innosuisse e l’ESA, viene redatto periodicamente un rapporto. Per questo, sebbene le misure siano già state avviate non sono ancora disponibili i dati di tutti gli strumenti.

Utilizzo dei fondi

5. Modalità di pagamento per le misure transitorie

Mentre in caso di associazione verrebbe versato all’UE un contributo obbligatorio ogni anno, la modalità di pagamento delle misure transitorie prevede che i fondi vengano versati gradualmente per tutta la durata progettuale (Grafico 5). Ciò comporta un differimento che si estende su un periodo di tempo più lungo (fino a dieci anni dopo la pubblicazione del bando).

Fondi impegnati Misure transitorie 2021 2022

Questo può essere illustrato a titolo di esempio tramite il finanziamento diretto. In genere, i progetti iniziano circa un anno dopo la chiusura dei bandi. I pagamenti iniziano contemporaneamente al progetto, con i ricercatori che ricevono subito il 50 % della sovvenzione, dopo circa due anni segue un altro 30 % e alla fine del progetto (circa due o tre anni dopo) viene erogato il restante 20 %.

Termine del finanziamento Eura

Ai sensi della legge sui sussidi, anche gli organismi di promozione (FNS, Innosuisse ed ESA) ricevono i fondi in diverse rate per tutta la durata dei progetti.

Glossario

https://www.sbfi.admin.ch/content/sbfi/it/home/ricerca-e-innovazione/cooperazione-internazionale-r-e-i/programmi-quadro-di-ricerca-dell-ue/orizzonte-europa/ch-misure-transitorie/panoramica_dei_finanziamenti.html