8° PQRI «Orizzonte 2020» (2014–2020)
Anche l'8° programma quadro dell’UE di ricerca e innovazione denominato Orizzonte 2020 ha come obiettivo l'integrazione della ricerca europea. Il budget a disposizione è di 82 miliardi di euro. A livello tematico i programmi perdono terreno passando dal 62% al 54% del budget rispetto al 7° PQRI, mentre aumenta la quota destinata alla ricerca di base (dal 14 al 16%) e al nuovo programma di accesso al capitale di rischio (3,7%). Da notare anche la creazione dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), una specie di MIT europeo.
Dal punto di vista degli strumenti, nonostante il 7° PQRI abbia abbandonato le reti di eccellenza e i progetti integrati, con Orizzonte 2020 questi ultimi hanno trovato i loro degni successori. La Commissione europea ha infatti avviato due progetti di grandi dimensioni, iniziative faro per le tecnologie future ed emergenti (FET-Flagship), finanziate con 500 milioni di franchi in dieci anni che devono essere cofinanziate dai partecipanti per lo stesso importo, o con fondi pubblici degli Stati membri e associati e/o con fondi privati. La Commissione può inoltre associarsi alle iniziative di partenariato pubblico-pubblico (P2P) di diversi Stati membri. Infine, le iniziative di programmazione congiunta (JPI) dovrebbero trovare maggiore applicazione.
Novità: per rafforzare la cooperazione tra università, istituti di ricerca e imprese l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) ha creato le Comunità di sapere e dell'innovazione (KIC). Una delle principali caratteristiche di Orizzonte 2020 è quella di integrare nei programmi quadro la dimensione dell'innovazione, mentre un'ulteriore novità è l'accesso agevolato al capitale di rischio. In effetti la Commissione ha notato che tra la ricerca e il lancio sul mercato vi era spesso un gap enorme, che intende colmare con prestiti a tasso più o meno garantito.