Promuovere costantemente e a lungo termine l’educazione, la ricerca e l’innovazione (ERI) è una delle chiavi del successo della Svizzera. L’alta qualità del nostro sistema formativo non soltanto agevola l’apprendimento permanente, ma è anche garante dello sviluppo personale dei giovani e della loro integrazione nel mercato del lavoro. La formazione e la ricerca incentivano inoltre la creatività, l’inventiva e l’imprenditoria e sono pertanto essenziali per la capacità d’innovazione delle aziende e della competitività del Paese. In linea con il sistema federalista svizzero, le responsabilità per i diversi compiti di promozione del settore ERI sono suddivise tra Confederazione e Cantoni.
A tutti i livelli del sistema ERI svizzero la cooperazione tra i soggetti politici è retta da principi di sussidiarietà, autonomia e partenariato. Nelle rispettive sfere di competenza, Confederazione e Cantoni disciplinano e finanziano questo settore politico e collaborano strettamente tra di loro ove necessario. In questo contesto il Consiglio federale definisce ogni quattro anni la sua politica di promozione del settore ERI e la sottopone al Parlamento per approvazione. Nel messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2021–2024 l’Esecutivo passa in rassegna il periodo di promozione precedente, definisce priorità, obiettivi e misure future e chiede alle Camere federali di stanziare i fondi necessari.
Secondo le decisioni del Parlamento, nel periodo 2021–2024 la Confederazione prevede di mettere a disposizione circa 28,1 miliardi di franchi per finanziare il settore ERI. L’aumento di ben due miliardi di franchi rispetto al periodo 2017–2020 depone a favore dell’alta importanza politica che l’educazione, la ricerca e l’innovazione rivestono in Svizzera.
Con questa ingente somma la Confederazione finanzia i due politecnici federali e gli istituti associati e svolge la sua funzione di principale promotore pubblico della ricerca e dell’innovazione a livello nazionale e internazionale. A titolo sussidiario sovvenziona inoltre la formazione professionale, le università cantonali e le scuole universitarie professionali.
I fondi della Confederazione coprono circa il 20 per cento di tutta la spesa pubblica a favore del settore in questione. Il resto è a carico dei Cantoni. Oltre a garantire questi finanziamenti, la Confederazione funge anche da abilitatrice («enabler»), provvedendo a offrire condizioni quadro favorevoli agli attori ERI autonomi.
Il fatto di aver definito la digitalizzazione, lo sviluppo sostenibile e le pari opportunità come temi centrali della sua politica ERI per il periodo 2021–2024 gli è valsa l’approvazione dei Cantoni e di tutti i principali soggetti interessati.