La Svizzera deve sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Nel contempo, deve anche imparare a gestire le sfide che la nuova tecnologia porta con sé. In tale contesto, il ruolo del settore ERI è di grande importanza. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, il nostro Paese presenta una buona situazione di partenza.
In quanto tecnologia di base, l’intelligenza artificiale (IA) è un elemento importante degli sviluppi in atto nel settore della digitalizzazione. L’IA ha un potenziale notevole in termini di innovazione e crescita e viene già applicata con successo in numerosi settori. Alla luce del rapido sviluppo tecnologico e delle molteplici applicazioni possibili, le sfide dell’AI rimangono notevoli.
L’educazione, la ricerca e l’innovazione svolgono un ruolo centrale per quanto riguarda lo sviluppo, l’utilizzo e lo sfruttamento di questa nuova tecnologia, ma anche per la gestione dei cambiamenti sociali, economici e politici generati dall’AI.
I principi della politica svizzera per il settore ERI, tra cui l’approccio bottom-up e la massima neutralità tecnologica, si sono rivelati efficaci anche nel settore dell’intelligenza artificiale. Inoltre, la permeabilità del sistema formativo consente di prepararsi in modo adeguato al cambiamento strutturale.
Gli attori ERI trattano questa tematica attraverso molte attività e con il sostegno della Confederazione. Le priorità individuate sono le seguenti:
- il Fondo nazionale svizzero sostiene la ricerca con appositi riferimenti all’IA, sia mediante la promozione di progetti sia all’interno dei programmi nazionali di ricerca (PNR 77 e PNR 55, attualmente concluso) sia all’interno del polo di ricerca nazionale dedicato alla produzione digitale;
- la Confederazione sostiene la candidatura dell’istituto di ricerca IDIAP, che si occupa principalmente di intelligenza artificiale, a struttura di ricerca d’importanza nazionale;
- le Accademie delle scienze sostengono la ricerca e il dibattito sociale sull’IA, ad esempio attraverso la piattaforma tematica dell’Accademia svizzera delle scienze tecniche (SATW) o la Fondazione per la valutazione delle scelte tecnologiche TA-SWISS;
- i politecnici federali di Zurigo e Losanna hanno inserito l’IA tra le loro priorità e collaborano in questo settore con organizzazioni partner straniere, come lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems (ELLIS). L’ETH AI Center (gestito dal PF di Zurigo) funge da centro di competenza per i 16 dipartimenti del PFZ, mentre presso il PF di Losanna un ruolo simile viene svolto dall’AI Institute. Complessivamente, in entrambi i politecnici sono attivi oltre 150 corsi legati al settore dell’intelligenza artificiale;
- nei loro piani strategici per il periodo 2025–2028, le scuole universitarie hanno stabilito come priorità tematica di sfruttare le opportunità della svolta digitale sotto tutti i punti di vista. Sono previste attività e investimenti nel campo della didattica, della ricerca e delle infrastrutture. La Confederazione sostiene le scuole universitarie in vari modi, per esempio con lo stanziamento di sussidi vincolati a progetti;
- lo Swiss Data Science Center (SDSC) è una joint venture tra il PF di Zurigo e quello di Losanna, a cui si è aggiunto nel 2021 l’Istituto Paul Scherrer. Il suo obiettivo è accelerare l’utilizzo della scienza dei dati e dell’AI nell’industria e nella comunità scientifica svizzera nel suo insieme;
- per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, l’integrazione dell’IA nell’insegnamento è di competenza cantonale. I piani di studio di tutti i livelli formativi prevedono già lo sviluppo delle competenze digitali, ma anche delle competenze trasversali. Quanto alla formazione professionale, l’integrazione delle nuove competenze digitali nei vari programmi quadro d’insegnamento viene valutata regolarmente dagli organi responsabili. Inoltre, molti operatori organizzano corsi di formazione continua incentrati sull’IA;
- anche l’agenzia specializzata Educa, finanziata dalla SEFRI e dalla CDPE, si occupa di IA e del trattamento dei dati. La sua funzione è aiutare la SEFRI e la CDPE a mettere a punto, conformemente alle norme vigenti sulla protezione dei dati, una politica in materia basata sulle esigenze della scuola dell’obbligo e del livello secondario II;
- la Leading House DUAL-T conduce ricerche sul potenziale delle tecnologie nella formazione professionale, in particolare sulle attività di apprendimento pertinenti per il modello formativo duale.
Gruppo di lavoro interdipartimentale sull’IA nell’Amministrazione federale
Sotto la guida della SEFRI, nel biennio 2019/2020 il gruppo di lavoro interdipartimentale sull’intelligenza artificiale ha analizzato le sfide dell’AI per gli ambiti politici della Confederazione. Nel suo rapporto il gruppo di lavoro è giunto alla conclusione che in linea di massima l’Amministrazione federale è consapevole di queste sfide. Per affrontarle con successo gli uffici federali competenti hanno messo a punto una serie di misure e hanno individuato 37 ambiti d’intervento prioritari, opportunamente illustrati nel rapporto.
Per garantire una politica coerente in materia di IA, da applicare ai numerosi lavori in corso, nel novembre 2020 il Consiglio federale ha adottato le linee guida per l’uso dell’IA nell’Amministrazione federale, elaborate dal gruppo di lavoro sotto la guida della SEFRI. L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), d’intesa con le unità amministrative interessate, si occuperà di valutare periodicamente l’applicazione e lo sviluppo delle linee guida. La strategia «Svizzera digitale» e la Strategia di politica estera digitale 2021-2024 fungono da quadro di riferimento.